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1) QUALITÀ DELL'ALIMENTAZIONE
Promotore: Questa discussione è parte della consultazione: Linee d'indirizzo per lo sviluppo del servizio di refezione scolasticaLa qualità dell'alimentazione è il risultato di molteplici fattori.
Per comprenderne il rilievo e definire le conseguenti priorità d’intervento, si ritiene interessante in premessa ricordare la classifica dei rischi nell'alimentazione che recenti e autorevoli indagini hanno messo in evidenza:
1. errori nutrizionali
2. tossinfezioni/intossicazioni
3. micotossine
4. pesticidi
5. addittivi
6. ogm
E' in relazione a questi fattori di rischio che occorre individuare gli ambiti che nella refezione scolastica devono essere oggetto di particolare attenzione e cura, per il rilievo che assume nell'alimentazione dei bambini il pasto consumato a scuola, che può e deve esercitare un importante compito educativo, contribuendo a sviluppare corrette e sane abitudini alimentari in età precoce.
L'età scolare rappresenta il periodo in cui s’impostano e si consolidano le abitudini alimentari del bambino ed è proprio in questa fase della vita che una migliore collaborazione tra istituzioni, famiglia e scuola può contribuire allo sviluppo di uno stile alimentare salutare, che si protragga e permanga anche nell’età adulta. Attraverso una corretta alimentazione associata a un’attività fisica regolare si può prevenire il sovrappeso e ridurre il rischio di sviluppare in età adulta malattie cronico-degenerative (malattie cardiovascolari, diabete, ipertensione, ecc…).
Vi è la piena consapevolezza, quindi, che il Comune di Bologna quando eroga il servizio di ristorazione ha un ruolo importante nella determinazione di un’alimentazione di qualità e nell'educare le giovani generazioni e le loro famiglie a una corretta alimentazione, volta a prevenire l'insorgenza di malattie croniche.
Nel definire il servizio di refezione scolastica deve essere posta, però, anche attenzione alla tutela dell’ambiente. Per questo motivo la definizione dei contenuti del servizio di refezione scolastica deve essere guidata da tutte quelle norme di indirizzo in materia di tutela dell’ambiente, quale il “Piano d’azione per la sostenibilità ambientale dei consumi nel settore della pubblica amministrazione” del 2008 e successive integrazioni.
La ristorazione collettiva è tra gli 11 ambiti d’azione per l’impatto ambientale significativo e il Piano d’azione Nazionale sul Green Public Procurement, prevede l’adozione di pratiche volte al rispetto dei “criteri minimi ambientali relativi alla ristorazione collettiva e derrate alimentari”, emanati dal Ministero dell’ambiente, in recepimento di quanto adottato in sede di Unione Europea.Questi principi hanno trovato espressione a livello regionale nella legge 29 del 2002 e nelle successive deliberazioni attuative.
Sulla base di tali premesse, gli ambiti di valutazione della qualità dell’alimentazione si possono ricondurre, per una sistematicità di esposizione, a 4 macrocategorie:
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1.1 derrate alimentari
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1.2 qualità nutrizionale (menù)
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1.3 sicurezza alimentare
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1.4 gradibilità
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QUALITÀ DELL' ALIMENTAZIONE
Promotore: Giuseppe GarceaMenù: colori e sapori.
Promotore: Monica PalermoModifica del menu'
Promotore: Roberto CesariElenco dei punti
1.1) Derrate alimentari (3)
1.2) Qualità nutrizionale (menù) (7)
1.3) Sicurezza alimentare (3)
1.4) Gradibilità (4)
2) PERSONALE IMPIEGATO (1)
3) INVESTIMENTI (3)
4) SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE (7)
5) RAPPORTO CON L'UTENZA E GLI STAKEHOLDER DEL SERVIZIO (2)
6) CONTROLLI (2)
6.1) Misurazioni (2)