Tributo a Lucio Dalla
Segnala questo contenuto

E la ragazza con l'orecchino di perla arrivò all'aeroporto di Bologna.
Salì su un taxi e chiese "Breng mij in de Via D' Azeglio"
Il taxista fece un giro allucinante e la portò in Via d'Azeglio.
La ragazza con l'orecchino di perla pagò 25 euro e si diresse verso la casa di Lucio Dalla dove era attesa dal sindaco e dall'assessore alla casa di Lucio Dalla.
Salirono le scale.
Era tutto bellissimo.
La ragazza con l'orecchino di perla scattò alcune foto alla collezione di falli e tuittò "Het verzamelen van hanen #LucioDalla" ottenendo nel giro di pochi minuti quaranta retuit e tre minacce dell'ISIS.
Twitter è così.
A un certo punto la ragazza con l'orecchino di perla sentì un dolore alla pancia.
Il cibo mangiato a bordo dell'aereo si stava muovendo rapidamente all'interno del suo corpo e desiderava uscire al più presto.
La ragazza con l'orecchino di perla chiese all'assessore "Pardon, waar is het toilet?"
L'assessore, le disse "Ochei, ai accompeign iu tu ze toilet, soccia!".
Scesero le scale del palazzo e andarono in un bar in Via d'Azeglio, dove il barista disse "Se volete usare il bagno però dovete consumare" e allora l'assessore comprò dei Fonzies e un Grattaevinci (ma non vinse) in attesa della celebre turista.
La ragazza con l'orecchino di perla uscì dal bagno e tornò insieme all'assessore nella casa di Lucio Dalla.
Era incazzatissima.
Si sentiva offesa.
Pensava (in olandese) "Ma come? Uno viene qui nella casa di Lucio Dalla e viene privato dell'esperienza di poter fare i propri bisogni come li faceva un vero artista. E' un'indecenza. Maledetti italiani, pizza, mandolino, mafia, Berlusconi", fece finta di niente, ma di nascosto tuittò "Maledetti italiani, pizza, mandolino, mafia, Berlusconi #LucioDalla" ottenendo vari retuit anche da un noto politico di Manfredonia.
Finita la visita alla casa di Lucio Dalla, la ragazza con l'orecchino di perla declinò l'invito a cena del sindaco e dell'assessore e andò da sola al Mc Donald's in Via Indipendenza angolo Ugo Bassi e mangiò un Mc Chichen Menu grande.
Nel pomeriggio riprese l'aereo e il giorno dopo, insieme al magnate Caspar Van Dallen si recarono al museo Mauritshuis de l'Aia per proporre un progetto ambizioso: spostare la casa di Lucio Dalla a l'Aia, per una mostra temporanea di qualche mese.
La proposta fu accolta con entusiasmo, gli olandesi prenotarono milioni di milioni di biglietti e poterono finalmente vedere i quadri: "Anna con le amiche", "Anna che vorrebbe andar via", "Marco grosse scarpe e poca carne", "Marco cuore in allarme"
"La checca che fa il tifo", "Marco col branco", "Marco che vorrebbe andar via" e soprattutto "Marco che a ballare sembra un cavallo" (l'unico quadro al mondo che nitrisce.
Molto bello il percorso per bambini "Attenti al lupo" dove i bambini, sentendo delle grida disumane, si spaventano a tal punto che non dormono per tre notti di seguito e la quarta si ammalano, ma la vera chicca di quel luogo era che veniva data l'opportunità agli olandesi di fare la cacca nel bagno di Lucio Dalla, provando anche loro le stesse sensazioni che provava l'artista quando entrava in quel luogo magico fatto di specchi, mobiletti, scopino, carta igienica, vasca, box doccia e bicchiere con gli spazzolini e il tubetto di dentifricio.
Fu un successo enorme.
L'AIA diventò una delle città più visitate d'Europa, su quello che in Olanda chiamano RIJDEN TOERISME ovvero "Volano del turismo".
La casa di Lucio Dalla fu trasferita definitivamente a l'AIA.